Come un luogo entra nell’immaginario collettivo. I trulli di Alberobello da una prospettiva etnografica
Abstract
La raffigurazione dei trulli di Alberobello (dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1996) è entrata nell’immaginario collettivo italiano da decenni. Oggigiorno, la tutela e la valorizzazione del patrimonio naturalistico e culturale di un territorio si fondano sulla sua conoscenza, e il racconto è ciò che consente di trasferire questa conoscenza alla collettività, responsabilizzandola sull’importanza di tramandarla ulteriormente alle generazioni future. Nell’ambito di questa ricerca sul campo, viene approfondito il rapporto che lega i Trulli di Alberobello al racconto che viene fatto di esso nelle forme di narrazione mediatica. Altresì, far emergere l’identità di un territorio mediante una narrazione consente di valorizzare le specificità ambientali e culturali nell’ottica di un turismo sostenibile. La promozione di un luogo mediante la costruzione di un’immagine tesa a valorizzare i beni culturali di un territorio risulta ancora più rilevante, tanto più in una località come Alberobello, dove quei beni sono già cristallizzati nell’immaginario collettivo.
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